FESTA DEL PADULE 2014

Un arretrato, molto arretrato.

Lo scorso 11 Maggio si è svolta l’annuale Festa del Padule (ex Festa delle Erbe Palustri), presso il nuovo Centro Visite di Castel Martini (PT).

Parto presto per fare una camminata fino al Porto delle Morette, approfittando del traffico chiuso ai mezzi a motore (escluso la navetta). Intanto gli stand iniziano ad essere allestiti.

Qualche animale lungo il percorso.

Estrema.

Gente che viene e gente che va.

Lungo il Canale del Terzo: Panorpa communis, mentre si nutre di un insetto morto.

Sfinge del pioppo (Laothoe populi), su Amorpa fruticosa. Ho successivamente letto che se viene stimolata manda indietro le ali posteriori e in avanti quelle antriori, mostrando due macchie color arancio (che si intravedono nella foto) per scoraggiare eventuali predatori.

Incrocio un tale tutto entusiasta che mi consiglia di andare all’osservatorio, per osservare l’avifauna grazie ai cannocchiali messi a disposizione dal centro.

Formiche che svuotano un tronco morto, a terra e sugli arbusti alla base c’era moltissima segatura.

Sirfide.

Bella carrozzeria.

Uno scorcio.

Panorama dall’alto di una pedana, purtroppo l’Amorpha fruticosa (gaggìa) domina.

All’osservatorio c’è sempre più gente, nonostante il tempo non sia dei migliori.

L’antico Porto dele Morette.

Un’area di sosta tornando verso il Centro Visite.

Bell’atmosfera.

Un altro scorcio in movimento, sulle destra un cippo commemorativo dell’Eccidio del Padule di Fucecchio.

Un pannello divulgativo.

Il tetto verde del nuovo Centro Visite.

Il punto informazioni è in fermento.

Il corridoio principale del Centro Visite, dove è allestita una bellissima mostra fotografica temporanea.

Mostra fotografica sulle orchidee spontanee della tosana, di Luigi Bellandi (a destra c’è un’altra parete allestita, ogni foto rappresenta una diversa specie).

Mostra micoogica con esperti molto preparati e disponibili.

Le piante palustri di Roberto Pellegrini.

Schede didattiche, animali vivi e consevati.

Bachi da seta.

S’è fatta sera, ancora molta gente, ma io sono cotto e me ne torno a casa.

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